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Il Vaso Policonico

Il Vaso Policonico

    Il Vaso Policonico è la forma di allevamento che più si addice alla Olivicoltura Nazionale.

    Anni di esperienze in campo in tutte le parti d'Italia, articoli su riviste scientifiche e riviste divulgative hanno dato risultati ampiamenti soddisfacenti per poter confermare la reale efficacia di questa metodologia tanto voluta dal Roventini (prof. Alfredo Roventini) e divulgata in seguito dai suoi illustri colleghi come Tonini, Marinucci, Morettini e oggi più che mai dalla Scuola Potatura Olivo, in primis dal direttore scientifico Giorgio Pannelli.

    Oggi chi pratica questa forma di allevamento non torna più indietro. Le prove concrete lo dimostrano, in tutta Italia. Le prove non provengono soltanto dai libri o da articoli ma da realtà localizzate in tutta Italia. Il VASO POLICONICO va costruito SENZA SE E SENZA MA con la conoscenza specifica che si acquisisce anche in campo e negli anni.

    Ma IN BREVE, in cosa consiste il Vaso Policonico semplificato? e perché scegliere questa forma di allevamento?

a. rispetto della fisiologia della pianta quindi equilibrio vegeto-produttivo
b. dopo una prima riforma si otterrà facilità di potatura negli anni successivi, max. 10 minuti per pianta quindi riduzione dei costi di gestione
c. semplificazione della struttura legnosa della pianta
d. raccolta e trattamenti facilitati
e. sicurezza degli operatori che agiranno da terra
f. attraverso la conoscenza delle piante, negli anni, diverrà intuitivo il rispetto dell'oliveto a 360 gradi (suolo, concimazioni, tagli, sanità)

La pianta a vaso policonico è formata dal tronco principale dal quale partono 4 branche principali inclinate dai 25 ai 45 gradi equidistanti dall'asse (120 gradi tra loro su pianta di 3 branche (cercare però di ottenerne sempre 4), 90 se con 4 branche) e rispetto dell'altezza desiderata dalla pianta fino al raggiungimento di un equilibrio (viene ampiamente spiegato durante i vari corsi).
    Ogni branca principale deve avere una conclusione, o prolungamento, naturale ovverosia deve avere una "punta" o c"cima" per espletare le sue funzioni (chiamata appunto "funzione di cima" dal Roventini, 1936) che oggi chiamiamo "comando apicale".

    La potatura semplificata dell'Olivo allevato a Vaso Policono seppur mantenendo i principi sopra elencati si distingue nel modo di procedere in base alle piante di fronte alle quali ci troviamo. Esse possono differire per varietà ("gentili", "semi-rustiche", "rustiche") quindi, tecnicamente parlando, per vigoria, portamento e densità della chioma. In base a questi parametri (aggiungendo anche quello dell'età della pianta e la latitudine) dovremo interpretare la potatura in base alle esigenze della pianta.

Ci troveremo ad operare semplificando gli interventi cesori senza penalizzare lo stato produttivo della pianta, riducendo i tempi di lavoro grazie anche all’ampia e innovativa gamma di attrezzature manuali, elettriche e pneumatiche dotate di aste telescopiche che consentono di effettuare gli interventi stessi direttamente da terra, evitando l’impiego di scale che spesso causa infortuni.

Sotto, fotografie di piante allevate a Vaso Policonico


Forma di allevamento a vaso policonico costituita secondo i principi del prof. Alfredo Roventini. Strutture allungate
di forma conica e ricche di fronda che si saldano nella porzione inferiore di chioma

 


Un esempio di riforma a vaso policonico di un esemplare adulto di olivo cv Leccino allevato nel Molise, precedentemente allevato a vaso dicotomico costantemente tarpato alla sommità.

Giovane olivo, cv Maurino


Olivo cv Leccino



Foto PB, TL, GP.

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